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#visitcavadetirreni

Cava de' Tirreni rappresenta la porta della Costiera Amalfitana
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Eccellente posizione per visitare il Centro / Sud Italia
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Si trova a 45 km dall'Aeroporto di Capodichino e si raggiunge percorrendo l'autostrada A3 Napoli-Pompei (km 20) Salerno (km 8). Dista km 22 da Amalfi, km 35 da Positano, km 28 da Ravello, km 50 da Paestum. Il mare é a km 2,5 a Vietri
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Cosa c'è nei dintorni da visitare?

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* A 10 minuti Vietri sul Mare - nota in tutto il mondo per l'antica tradizione di lavorazione della ceramica e la sua frazione Albori che fa parte del club I borghi più belli d'Italia - Villa Comunale - Scogli : i due Fratelli rappresentano da sempre il simbolo di Vietri sul Mare tanto che diverse sono leggende che si narrano sulla loro comparsa in queste acque.
* A 15 minuti - Salerno - Lungomare - Piazza della Libertà - Castello di Arechi - Luce di Artista - Cattedrale di San Matteo - Complesso di Santa Sofia - Acquedotto medievale -  Via dei Mercanti - Giardino della Minerva - Stazione Marittima di Salerno - Complesso Archeologico di San Pietro - Isola Verde Acqua Park - Area Archeologica Etrusco-Sannitica di Fratte
* A 20 minuti Pompei - Vesuvio - sede dei scavi archeologici dell'antica città romana, nota per la sua città antica sepolta nel 79 d.C. dall'eruzione del Vesuvio.
* A 30 minuti da Napoli - capoluogo della regione Campania - il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità
* A 30 minuti Castellammare di Stabia - Lungomare - Monte Faito - Scavi di Stabia - Villa San Marco
* A 40 minuti Paestum - chiamata dai Greci Poseidonia - Parco Archeologico di Paestum - Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum è uno dei maggiori musei "di sito" in Italia
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Ci troviamo a 5 km nell'entroterra della Costiera Amalfitana, Campania - Amalfi: con il Duomo e il suo chiostro paradiso; Atrani con le chiese di San Salvatore del Birecto e di Santa Maria Maddalena Penitente; Cetara, il paese della colatura di alici; Conca dei Marini; il paese della sfogliatella, con la sua Grotta dello Smeraldo di rara bellezza, la Chiesa Patronale di San Giovanni Battista; Furore con un piccolo fiordo; Maiori con la Collegiata di Santa Maria a Mare e il Castello di San Nicola de Thoro Plano; Minori con la Basilica di Santa Trofimena e la Villa romana; Positano con la Chiesa dell'Assunta e il suggestivo centro storico; Praiano con le chiese di San Luca e San Gennaro e i relativi Belvedere; Ravello la città della musica con il suo Duomo e le prestigiose Villa Cimbrone e Villa Rufolo e l'Auditorium Oscar Niemeyer; Scala, il paese più antico della Costiera Amalfitana; tramonti e le varie frazioni, denominato il "polmone verde" della Costa d'Amalfi; infine Vietri sul Mare.
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Cava de' Tirreni confina a nord con i Comuni di Nocera Superiore, Rocca Piemonte e Mercato San Severino, ad est con quelli di Baronissi, Pellezzano e Salerno, a sud con Vietri sul Mare e Maiori, ad ovest con Tramonti. La città funge da cerniera tra l'area geografica dell'agro nocerino- sarnese (morfologia pianeggiante ed economia agricola e industriale) e quella della penisola sorrentina-amalfitana (morfologia montuosa ed economia di tipo turistica). La vallata di Cava de' Tirreni (198 mt sul mare ca.) separa due gruppi montuosi: ad est Monti Picentini, prevalentemente dolomitici, (M.te Caruso, M.te Sant'Adiutore, M.te Castello, M.te Stella, M.te San Liberatore e Colle Croce); ad ovest Monti Lattari, prevalentemente carbonatici (M.te Finestra, M.te Sant'Angelo, M.te San Marino e M.te Crocella). La cima più alta è costituita da Monte Finestra (1139 mt s.l.m.)
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L'appellativo Bologna del Sud assegnato da diversi anni fa è dovuto soprattutto alla bellezza e signorilità del suo corso principale.
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Un borgo immerso nel verde e al riparo dai venti, sulle colline che circondano il centro della città sono ubicate molte frazioni. Parte della provincia di Salerno e dell'area tutelata del Parco Regionale dei Monti Lattari.  Posizione molto apprezzata dagli amanti della natura per i suoi itinerari e per il suo centro storico.
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Nome abitanti: Cavesi /cavensi /metelliani
Popolazione: 52.931 ab.
Superficie: 37 km²
Patroni: Santa maria incoronata dell'olmo, Sant'adiutore
Sindaco 2023: VINCENZO SERVALLI
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Centro Storico: Il borgo è caratterizzato dai portici che si snodano lungo tutto il corso, sede di commercio e di artigianato locale, animato dalla movida cavese. Infatti, la movida cavese si concentra lungo tutto il corso animato da pub, bar e ristoranti dove è possibile intrattenersi con aperitivi, cene e serate di musica. Chi passeggia tra i portici può godere di una particolare atmosfera incantevole, tra antichità e modernità. Borgo Scacciaventi: La parte più antica del centro storico, è caratterizzata da residenze storiche, i palazzi sono dei veri capolavori di architettura del tempo, frutto del sapiente lavoro dei muratori cavesi, noti in tutto il regno di Napoli come “maestri fabbricatori”
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Duomo & Fontana dei Delfini: Nel Corso Umberto I si giunge alla grande fontana dei delfini cui fa da sfondo il cinquecentesco Duomo della città con la sua ampia scalinata. L' artistica fontana dei delfini è opera dello scultore Alfonso Balzico, nato a Cava de' Tirreni nel 1825 e molto attivo alla corte dei Savoia
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Convento di San Francesco e Sant'Antonio / Piazza San Francesco: è uno dei cuori monumentali di Cava, con il bel campanile cinquecentesco e la scenografica facciata settecentesca delimitano questo luogo di grande fascino e rappresentativo della ricchezza culturale e civile. La piazza è circondata dalla Chiesa di Maria SS. dell'Olmo e dall'omonimo convento da cui prende il nome. Attualmente adibita a parcheggio, è diventata anche area di ritrovo della movida metelliana
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Basilica di Santa Maria dell'Olmo: La Madonna dell'Olmo è dichiarata Patrona della Città . La chiesa con interessanti affreschi seicenteschi e altre opere d’arte. La festa solenne viene celebrata l'8 settembre, giorno della Natività di Maria
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Abbazia della Santissima Trinità: La bellissima Badia considerato uno dei più importanti monasteri benedettini d’Europa del XI e XII secolo. L'abbazia fu fondata nel 1011 dal monaco eremita benedettino Alferio Pappacarbone, che fu proclamato santo nel 1893. La prima impressione è di un edificio di modeste dimensioni, ma l'apparenza inganna perché la facciata nasconde un grandioso complesso monumentale ricco di Santità, di Storia e di Arte
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Castello di Sant'Adiutore: La data della costruzione del Castello è incerta. E' certo comunque che il castello fu donato dal duca Ruggiero al figlio Roberto. Il castello fu descritto come fortezza su "cima di un monte di figura conica ed ha al suo piede da ponente la strada regia, che interseca il Borgo degli Scacciaventi; essa è piantata in forma di chiuso castello, avendo al suo centro una cappella e al lato meridionale serba appena i residui di una torre di osservazione, con quelli di poche mura di chiusura e dalla parte orientale ha ancora due grandi bastioni ancor diroccati  in parte , con alcune mura rovinate, caserme e cortine". La fortezza fu danneggiata nel settembre 1943 e fu restaurata completamente nel 1970. Non mancano le leggende: da qualche parte dovrebbe esistere un passaggio sotterraneo e segreto tra il Castello di Cava e quello di Salerno; nella cisterna del Castello è morta una vecchia strega che riappare ogni tanto; nel Castello o lungo i fianchi dovrebbe essere nascosto un tesoro
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VILLA RENDE, Incrocio tra Via S. Celano, Via G. Bassi, Via A. Balzico, Il complesso di Villa Rende è un esempio rilevante della ricca edilizia residenziale realizzata fino agli albori del XX secolo a monte del Borgo porticato, nell’area dell’insediamento storico dei Pianesi. L’edificio storico della villa, costruito nel XIX secolo dai marchesi Siciliano di Rende che ampliarono una precedente costruzione della famiglia De Juliis, ospitò personaggi illustri tra cui Umberto di Savoia e Maria Josè. Gli edifici sono in fase di restauro e diverranno sede di una “Casa del Jazz”; il parco, che in passato ha ospitato memorabili feste, restituisce nel suo restaurato impianto all’inglese l’idea del fasto di queste residenze, nelle quali il giardino si fondeva con il magnifico paesaggio dei Monti Lattari
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Il Centro per l’Artigianato Digitale (CAD), Viale Crispi, 14, è un Centro di innovazione, hub formativo e tecnologico, che nasce nel 2018 per aiutare artigiani designer e aziende a innovarsi attraverso il digitale e le nuove tecnologie. Un luogo di incontro, ricerca, lavoro, relazioni e conoscenze. Qui design italiano e manifattura 4.0 si incontrano e ripartono dal futuro. Il Centro per l’Artigianato Digitale vuole essere un esempio di come la tradizione e l’innovazione possano, non solo coesistere, ma insieme rappresentare la chiave per la crescita e il rilancio delle attività produttive
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La città si trova in una valle chiusa da due gruppi montuosi adatte per le escursioni naturalistiche. Nel corso dell'anno vengono organizzate anche passeggiate di gruppo, attraverso la Valle di Monte San Liberatore, Monte Finestra, il piccolo borgo di Croce, l'Annunziata, Santa Maria a Toro, il Castello cittadino, Borrello, Campitello, Sant'Anna, l'eremo di San Martino, le Grotte del Bonea, la Badia, il Sambuco, il Santuario di Maria Santissima Avvocata sopra Maiori e la Costiera Amalfitana 
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Tradizione culinaria, con alcuni piatti tipici che le famiglie cavesi sono solite consumare durante la festa: milza, soppressata, melanzane con la cioccolata, pastiera di maccheroni (la frittata di pasta napoletana), accompagnati da vino di produzione locale. 
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Pasticcerie a Cava de' Tirreni:  Pasticceria Tirrena - Pasticceria Sandro - Vincent Gelateria Yogurteria Torteria - Gelateria Emilia - Mademoiselle Charlotte - Fit House - Pasticceria Bruno - Liberti Luigi - Pasticceria Carrano - Dolce & Caffè Di Marco Pellegrino - Pasticceria Lamberti - Pasticceria Vitale
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Una delle più importanti manifestazioni religiose e folcloristiche della città sono i festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento detti " Festa di Montecastello " Una imperdibile esibizione dove sfilano e si sfidano i maggiori gruppi di Trombonieri, i gruppi di sbandieratori
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Come da tradizione nell'occasione della solennità dell'Ascensione, dopo 366 anni, è stata innalzata la bandiera con i colori della Citta al castello. Si ricorda il primo decesso nella Città di Cava per il contagio della nefasta pestilenza, che si registrò a Casa Costa di San Cesareo, nel Distretto di Metiliano, poi a Casa Vallone di Dragonea e Casa Angrisani di Sant'Arcangelo, entrambe nel Distretto del Corpo di Cava, ed il 25 Maggio 1656, giorno dell'Ascensione, a Casa Rosi, nel Casale della Santissima Annunziata, nel Distretto di Sant'Adjutore. Il Vescovo Monsignor Lanfranchi fece annotare nei registri della Curia che solo nella Città di Cava, a causa della peste, perirono 6.300 persone, di cui: 100 sacerdoti secolari, 40 frati, 80 chierici, 12 notai ed altrettanti medici. Nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari in Dupino, il 24 Giugno 1656, furono sepolte 22 persone. La prima processione Eucaristica, officiata con sole poche donne, venne svolta nell'autunno del 1656 da Don Angelo Franco, l'unico superstite dei quattro Parroci della Santissima Annunziata il quale, giunto sul terrazzo superiore del Castello di Sant'Adjutore, posizionatosi nei quattro punti cardinali, impartì la Santa Benedizione alla gente della valle. La peste finì di propagarsi e dal dicembre dello stesso anno non si contarono più vittime. Dall'anno seguente (era il 1657) i cavesi ricordano quello spaventoso evento ed il Celestiale Miracolo Eucaristico con i Festeggiamenti in Onore del Santissimo Sacramento, detti troppo genericamente e solamente dal dopoguerra: "festa di castello", replicandola nel giorno di giovedì dell'ottava del Corpus Domini, che quest'anno 2022 ricade il 23 giugno
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Con le loro divise d'epoca ed i giochi di bandiera rallegrano le giornate della festa, le celebrazioni sono concluse ogni anno con uno spettacolo pirotecnico dal Monte Castello, tanto caro ai cavesi da far accrescere il valore di una casa per il solo fatto di avere la giusta esposizione verso il Monte
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Manifestazione che vede competere, in una gara di sparo, i Casali di Trombonieri e che ogni anno richiama un gran numero di spettatori, cavesi e non. Il candore della pergamena in bianco, ricevuta dal Re Ferrante, come ringraziamento alla città e ai 500 militi cavesi accorsi in suo aiuto, non fu mai “profanato”, e tuttora tale si conserva nel Palazzo di Città
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Oggi la Pergamena rappresenta l’ambito premio della “Disfida dei Trombonieri”. La Pergamena in bianco il diploma in bianco concesso dal re di Napoli Ferdinando I alla città della Cava, oggi Cava de' Tirreni. Il documento, ancora oggi esistente, fu consegnato il 4 settembre 1460 come ricompensa per la fedeltà dimostrata dalla Città della Cava al Regno Aragonese ed a Re Ferrante I D'Aragona, non inchinandosi a Carlo d'Angiò che ne contendeva il trono e subendo i cosiddetti "guasti" ossia, morte, assedio e devastazioni. Per tale fedeltà Re Ferrante chiamò a corte l'allora Sindaco Onofrio Scannapieco al quale chiese cosa desiderasse per la sua Città quale ricompensa per tanta fedeltà dimostrata. Il Sindaco ritornato a Cava, riunì la Città per decidere cosa fare. I cavesi, però, non vollero chiedere e, il 4 settembre 1460, Ferdinando I rinnovò la sua offerta con una nuova lettera accompagnata dalla Pergamena in bianco, che recava i sigilli e la sua firma, dove i Cavesi avrebbero potuto scrivere qualsiasi cosa gradissero. La pergamena non fu mai usata e si trova tuttora intatta nel palazzo comunale di Cava de' Tirreni
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Dal 1971-72 una manifestazione folkloristica, la "Disfida dei Trombonieri", celebra ogni anno l'evento in maniera spettacolare. Durante l'evento, che si tiene la prima domenica di luglio, circa 1000 figuranti in costumi d'epoca sfilano per la città sui ritmi e le musiche delle proprie contrade di appartenenza, rievocando quella pagina di storia. La Disfida si svolge nello stadio comunale tra i trombonieri che rappresentano le quattro contrade aragonesi cittadine (Pasculano, Mitiliano, Sant'Adiutore e Corpo di Cava). La contrada vincente si aggiudica la Pergamena bianca, che conserverà fino all'edizione successiva
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Festa Medievale: Si svolge su tutto il territorio della Badia di Cava de' Tirreni, ovvero il “Corpo di Cava” In questa festa ci
sono attività e rievocazioni a tema medievale
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